Disabilità e diritti: “Verso il cambio di paradigma”

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Bilancio positivo per l’iniziativa “Disabilità, desideri, nuove prospettive”, tenutasi venerdì 12 maggio presso il Centro Congressi “La Fortezza” di Sansepolcro. L’evento, organizzato dalla Fondazione Progetto Valtiberina in collaborazione con molti partner, tra cui Regione Toscana, Asl Toscana Sud Est, Fondazione Riconoscersi, Associazione Valtiberina Autismo e le cooperative sociali San Lorenzo e l’Albero e La Rua, ha visto la partecipazione di numerosi professionisti ed operatori del territorio valtiberino e non solo. L’iniziativa ha avuto come obiettivo l’analisi del “cambio di paradigma” sancito dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità per vivere a pieno la cittadinanza, attraverso la cultura dei diritti e le nuove prospettive in materia di disabilità.

“Siamo sorpresi e felici per la partecipazione importante riscossa da questo incontro – ha commentato a margine Elena Romano, segretaria generale di Fondazione Progetto Valtiberina – Questo è un segnale tangibile di come il territorio si stia raccogliendo intorno a questa tematica. In questo frangente, la nostra Fondazione si vuole collocare come elemento di unione tra le diverse realtà in campo. Chiaramente non abbiamo specificità tecniche da offrire, ma possiamo far sì che intorno a queste tematiche possa maturare un’esperienza di rete. In particolare, offriamo oggi un ruolo di raccordo anche col mondo imprenditoriale: da molto tempo con Valtiberinautismo, e adesso con Asl e Unione dei Comuni, vorremmo creare una rete di aziende già aderenti alla Fondazione che possano sostenere laboratori con ragazzi e ragazze per favorire un inserimento lavorativo più strutturato”.

Convenzione Onu: dall’assistenza alla piena cittadinanza

“Stiamo attraversando una stagione di forte cambiamento in questo settore, indotto non solo da questa convenzione ma anche con leggi applicative che si stanno via via materializzando – ha spiegato Mauro Conticini, presidente della Fondazione Riconoscersi – Questo strumento giuridico dice una cosa semplice nella sua complessità: ogni persona con disabilità non può essere classificata come tale. In questo modo la centralità della persona, la sua dignità e i suoi diritti, vengono messi in luce, così come è giusto che sia. Dirlo è semplice, ma ora è importante mettere questi concetti in pratica.”

“Negli ultimi anni è aumentata la consapevolezza che le persone con disabilità devono essere sempre più parte della società – ha ricordato Paola Valdambrini di ValtiberinAutismo – Siamo molto contenti di essere arrivati a questo convegno che speriamo sia propedeutico a tutta una serie di iniziative per promuovere nuovi approcci sia a livello pratico che di mentalità.”

Molti sono stati i relatori presenti, tra cui l’assessore regionale Serena Spinelli, che ha portato la sua esperienza in materia di diritti delle persone con disabilità. Successivamente la parola è passata alla professoressa Cecilia Maria Marchisio, del Centro Studi per i Diritti e la Vita Indipendente, che in videocollegamento ha presentato un’interessante relazione sui possibili percorsi di attuazione della Convenzione Onu. La mattinata si è conclusa con una tavola rotonda moderata dal Direttore dei Servizi Sociali Asl Tse Patrizia Castellucci, che ha accompagnato gli interventi dei vari ospiti e partecipanti all’iniziativa.

“Questo evento ha l’obiettivo di far riflettere sulla necessità di cambiare il focus di attenzione sulla disabilità: dobbiamo passare dal concetto di qualità della cura a qualità della vita della persona con disabilità – ha commentato la dottoressa Castellucci – questo provoca una radicale trasformazione della presa in carico. Cambiano gli obiettivi: da quelli centrati sui servizi offerti, terapie erogate e orientati al processo, ad obiettivi centrati sulla persona e sugli esiti a lungo termine; cambia il contenuto della presa in carico, non più puramente gestionale, ma costituito dai sostegni che è necessario offrire alla persona per migliorare la sua vita, e tra i sostegni sono compresi gli interventi di tutti i professionisti coinvolti nei processi di assistenza e cura”.

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